Macrobiotica, alimentazione ed equilibrio

“Serve equilibro, manca l’equilibro in questo piatto!”

“In che senso chef?  E’ un bel piatto armonioso, colorato, proporzionato…”

“No, no, e no! Non c’è equilibro tra le forze antagoniste e complementari degli ingredienti. Quando mangiano i nostri piatti, i clienti devono sentirsi in armonia con il cosmo”.

“Ricominciamo chef?”

“Certo ma prima vi spiego meglio qualche concetto…”.

Dialogo astratto che potrebbe diventare reale se ci trovassimo in un ristorante nuovo di zecca, all’interno di una cucina il cui chef si dedica all’alimentazione macrobiotica ma i suoi cuochi non sono molto esperti…

E’ un mondo sconosciuto anche per voi?

Che dite, ascoltiamo la spiegazione del nostro chef?

Cos’è la Macrobiotica

La macrobiotica è una pratica alimentare che si fonda sull’equilibrio tra le forze antagoniste e complementari che, secondo antiche teorie filosofiche cinesi, governerebbero l’universo. Da ciò nascerebbe uno specifico stile di vita il cui obiettivo è l’”armonia con il cosmo”. La dieta macrobiotica si basa sulla medicina cinese e sul Buddismo Zen.

Un po’ di storia

Il termine ha origine greca (macros=grande; bios=vita) e fu adottato per la prima volta dall’igienista tedesco Christoph Wilhelm Hufeland nel 1700 anche se la notorietà del termine si deve al giapponese Nyoiti Sakurazawa che, con lo pseudonimo Georges Ohsawa, l’ha diffusa in tutto l’Occidente.  Nella sua opera relativa alle antiche credenze estremo-orientali, Ohsawa definisce la macrobiotica come “applicazione alla vita giornaliera dei principi della filosofia orientale. La chiave per il raggiungimento della salute fisica, mentale e spirituale è la ricerca, nel proprio stile di vita, dell’equilibrio secondo i principi della Yin e dello Yang (occhiali magici)”.

Alimenti Yin e Yang

Sono le forze antagoniste e complementari che costituiscono il Principio Unico, un “sistema binario dialettico e la chiave del regno della libertà infinita, della felicità eterna e della giustizia assoluta che non si deve né si può dare”.

Il principio Yin è femminile quindi freddo e buio, gli alimenti che contengono un tale principio hanno più potassio, sapore dolce o piccante e un alto grado di acidità. Il principio Yang è maschile, cioè caldo e luminoso e i cibi contengono sodio, hanno sapore salato, poco dolce o piccante e con un alto grado di alcalinità.

Caratteristiche della dieta macrobiotica

La salute e la malattia sono la conseguenza della condotta di vita delle persone che viòlano o rispettano l’ordine dell’universo. In tale contesto un ruolo fondamentale è proprio dato dall’alimentazione che crea un’interazione tra corpo, spirito e mente; per tale motivo la qualità e la quantità di cibo risultano determinanti con le modalità del consumo che prevede una lunga masticazione. Ecco gli alimenti della dieta macrobiotica:

  1. Cereali: sono il 50% del cibo totale giornaliero;
  2. Ortaggi e frutta: sono il 25% della dose giornaliera;
  3. Legumi: sono da consumare fino al 15% del pasto totale;
  4. Proteine animali: pesce bianco 2 volte a settimana; in casi eccezionali carne di pollo e tacchino;
  5. Uova: solo fertilizzate e uno ogni 10 giorni;
  6. Frutta: secca o cotta. A volte fresca;
  7. Liquidi e bevande: dopo i pasti a piccoli sorsi. Meglio il tè tre anni (o tè Bancha o Kukicha) e il caffè di cereali. Acqua preferibilmente calda.

Dopo la teoria, c’è sempre un po’ di pratica da fare. Quindi, corciamoci le maniche e sotto con una ricetta!

Spinaci con uvetta, pinoli e mele

Ingredienti per 2 porzioni:

2 mazzetti di spinaci,

3 cucchiai di uvetta senza semi,

1 cucchiaio di pinoli,

2 spicchi d’aglio, ¼ di mele in pezzi,

3 cucchiai di olio extra vergine di oliva,

sale,

1 pizzico di paprika dolce.

Preparazione:

Puliamo gli spinaci scartando i gambi, li laviamo in abbondante acqua e li scoliamo, poi mettiamo una pentola sul fuoco con l’olio e quando è caldo aggiungiamo l’aglio affettato e friggiamo pochi secondi. Aggiungiamo i pinoli e doriamoli un po’, incorporiamo l’uvetta e le foglie di spinaci e cuociamo a fuoco alto pochi minuti. Poi si aggiunge la mela tritata e si mette un po’ sale, cuocendo circa 5 minuti e cospargendo un po’ di paprika.

Dettagli Francesca Di Giuseppe