A tu per tu con… l’agricoltura biologica

L’agricoltura biologica comprende tutti i sistemi agricoli che promuovono la produzione di alimenti in modo socialmente ed economicamente sano; dal punto di vista ambientale essa riduce drasticamente l’impiego di fertilizzanti, pesticidi e medicinali chimici di sintesi. Al contrario, utilizza la forza delle leggi naturali per aumentare le rese e la resistenza alle malattie.

IFOAM (International Federation of Organic Agricolture Moviment)

Mangiare sano quindi vuol dire rinunciare a sostanze tossiche, industriali e sintetiche e fare nostri i principi dell’agricoltura biologica.

Negli ultimi anni l’argomento è molto sentito dalle persone, sempre più attente alla salute e all’ambiente. Per questo motivo oggi abbiamo deciso di approfondire il tema… a mo’ di intervista.

Sicuri di usare il giusto termine?

In realtà sarebbe più appropriato parlare di agricoltura organica (ecologica) in quanto si mettono in evidenza i suoi aspetti essenziali come la conservazione della sostanza organica del terreno e l’intenzione originaria di trovare una forma di agricoltura a basso impatto ambientale.

Agricoltura biologica (organica) agricoltura convenzionale: quali differenza?

Tutto è legato al livello di prodotti di sintesi chimica introdotti nell’agrosistema: nella convenzionale si impiega un notevole quantitativo di concimi e fitosanitari creati in laboratorio; in quella organica il principio cardine è il rispetto dell’agrosistema e dell’ambiente pur essendo in parte basata sull’ausilio di fitosanitari che, però, non contengono sostanze di sintesi ma di origine organica e naturale.

Cinque obiettivi dell’agricoltura ecologica.

Salvaguardare la fertilità naturale del terreno; trasformare il più possibile le aziende in un sistema agricolo autosufficiente attingendo alle risorse locali; fare riferimento a tecniche antecedenti l’introduzione di pesticidi (anni 70); offrire prodotti privi di fitofarmaci o concimi chimici di sintesi e produrre alimenti di elevata qualità nutritiva in quantità sufficiente.

Esiste una regolamentazione?

In Europa è stata disciplinata per la prima volta nel 1991 con il Reg. (CEE) n° 2092/91 relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e all’indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari. Nel 2007 è stato approvato un nuovo regolamento CE n° 834/2007 che ha abrogato i precedenti. In Italia, nello specifico, esistono 16 organismi di certificazione biologica riconosciuti dal ministero delle Politiche agricole e forestali (www.aiab.it).

Qualche numero sull’agricoltura biologica?

Un’indagine Nomisma ha sottolineato che

  1. Sono aumentate del 20% le superfici bio sul territorio italiano,
  2. Sono stati convertiti a biologico oltre 300mila ettari di terreno,
  3. Nel 2016 l’export bio Made In Italy ha sfiorato i 2 miliardi di euro,
  4. In circa 10 anni le esportazioni sono cresciute a valore del 408%,
  5. Nel 2017 ha raggiunto il 78% delle famiglie,
  6. Il bio soddisfa le esigenze del consumatore a tavola che per il 58% cerca prodotti salutari.

 

Dettagli Francesca Di Giuseppe